Tutela del Consumatore
TUTELA DEL CONSUMATORE CHE COMPRA ORO NEI NEGOZI
(COMPRO ORO, GIOIELLERIE E LABORATORI ORAFI).
Consigli e linee guida, per chi vende gli oggetti preziosi usati.
(COMPRO ORO, GIOIELLERIE E LABORATORI ORAFI).
Consigli e linee guida, per chi vende gli oggetti preziosi usati.
1) PRIMA DI RECARSI PER UNA VALUTAZIONE DA UN COMPRO ORO, IN UNA GIOIELLERIA O DA UN LABORATORIO ORAFO, CONSIGLIAMO:
a) CONTROLLARE IL PESO DELL'OGGETTO PREZIOSO USATO.
- Pesare l'oggetto prima di recarsi per una valutazione, permetterà di verificare, che la bilancia del negozio non presenti forti difformità dal peso controllato precedentemente.
- Attenzione: una bilancia casalinga non ha il grado di precisione di una bilancia professionale da orafo, per cui il peso potrebbe variare di qualche grammo rispetto a quello confermato dall'esercente (ovviamente non di decine di grammi!).
b) CONTROLLARE LA QUOTAZIONE DELL'ORO.
- Attenzione: la quotazione giornaliera dell'oro consultabile on-line, fa riferimento all'oro puro, corrispondente a 24 carati, che vuol dire 24 parti d'oro su 24 o nella scala millesimale 999,9/1000 (cioè 99,99% d'oro), ma di questa caratura esistono solo i lingotti e alcune monete e medaglie da investimento.
- Nota: la quotazione giornaliera ufficiale dell'oro, consultabile sui siti di borsa, è espressa in €/ozt, cioè in euro su oncia troy, un ozt equivale a 31,1035 grammi.
- L'oro contenuto nei gioielli comprati in Italia, è solitamente 18 carati, che vuol dire 18 parti d'oro su 24 o nella scala millesimale 750/1000 (cioè 75% d'oro), una delle leghe più utilizzate è formata da 18 parti d'oro 3 parti d'argento e 3 parti di rame (cioè 75% d'oro, 12,5% d'argento e il 12,5% di rame).
- Pertanto: la valutazione economica dei vostri oggetti preziosi, sarà calcolata in base alla caratura, cioè alla quantità d'oro presente nell'oggetto.
- Esempio: il Cliente ha un bracciale di 10 grammi in oro 18 kt (75% oro), la quotazione di borsa è di 1100 €/ozt.
Valutazione economica:
1) valore di borsa al grammo per l'oro puro: 1100 €/ozt : 31,1035 g = 35,37 €/g;
2) valore di borsa al grammo per l'oro 18 kt (75% oro): 35,37 €/g X 75 : 100 = 26,53 €/g;
3) valore al grammo applicando l'85% del prezzo di borsa: 26,53 €/g X 85 : 100 = 22,55 €/g;
4) calcolo della valutazione economica del bracciale: 22,55 €/g X 10 g = 225,50 €.
- Nota: un esercente serio, che paga bene l'oro, applica una valutazione di circa l'80%-90% del valore di borsa (in base al quantitativo ed alla caratura); perché nel margine del 20%-10%, che l'esercente applica dal prezzo di borsa, sono ovviamente inclusi: i costi di gestione dell'attività, le tasse e il guadagno del negozio (compro oro, gioielleria o laboratorio orafo), nonché quello del banco metalli, che comprerà poi l'oro dal negozio per fonderlo e raffinarlo (con i relativi costi di fusione, raffinazione, gestione attività e tasse), quindi trattenendo al negozio dal valore di borsa, circa il 5%-2% (in base al quantitativo ed alla caratura).
2) QUANDO SI ENTRA DENTRO UN NEGOZIO (COMPRO ORO, GIOIELLERIA O LABORATORIO ORAFO), PER VENDERE L'ORO, L'ESERCENTE DOVE RISPETTARE I SEGUENTI PASSAGGI:
a) VALUTAZIONE DELL'OGGETTO PREZIOSO USATO.
- L'esercente è tenuto alla manutenzione della bilancia utilizzata in negozio, la quale periodicamente deve essere controllata da soggetti abilitati, che ne rilasciano la certificazione di conformità.
- L'oggetto deve essere precedentemente pesato con una bilancia a vista, con display o lancette ben visibili rivolte verso il Cliente, per una corretta lettura del peso.
- Nota: quando nell'oggetto sono compresi, oltre a l'oro, gemme e/o altri materiali, la valutazione non viene effettuata sul peso complessivo dell'oggetto (peso lordo), ma sul peso effettivo dell'oro (peso netto), cioè sottraendo il peso delle gemme e/o dei materiali presenti (tara), l'esercente deve comunicare il peso della tara sottratta.
- Se nell'oggetto ci sono delle gemme preziose (diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi,...), queste vengono valutate con parametri differenti (colore, purezza, taglio, caratura,...), perciò non possono essere valutate in base al valore dell'oro in borsa (cioè a peso d'oro), anche perché possono valere molto di più, quindi il loro peso verrà sottratto dal peso dell'oro (tara).
b) VENDITA DELL'OGGETTO PREZIOSO USATO.
- Per procedere alla vendita degli oggetti preziosi usati, l'esercente (compro oro, gioielleria o laboratorio orafo) è obbligato a chiedere l'esibizione del documento d'identità per identificare il Cliente. Come stabilito dall'art. 128 del TULPS "i fabbricanti, i commercianti gli esercenti e altre persone indicate negli art. 126 e 127 non posso compiere operazioni su cose antiche o usate se non con le persone provviste della carta d'identità o di altro documento munito di fotografia proveniente dall'amministrazione dello Stato". "Le persone che compiono operazioni con gli esercenti sopraindicati, sono tenute a dimostrare la propria identità nei modi prescritti".
c) MODALITÀ DI PAGAMENTO.
- Il pagamento deve essere effettuato con bonifico, assegno oppure in contanti nei limiti previsti dalla legge. Attualmente il pagamento in contanti non può superare l'importo di € 999,99 come previsto dal Decreto Legge del 6 dicembre 2011, n. 201 (Decreto Salva Italia).
d) RILASCIO DELLA RICEVUTA.
- Per la vendita degli oggetti preziosi usati, da parte del Cliente/venditore privato al negozio/compratore (compro oro, gioielleria o laboratorio orafo), il rilascio di una ricevuta non è purtroppo previsto dalla legge, tuttavia per correttezza un negozio serio deve rilasciare una copia dell'atto di vendita anche al Cliente.
- Atto di vendita: è obbligatorio per l'esercente/compratore farsi firmare da parte del Cliente/venditore un atto di vendita, in cui il Cliente dichiara che gli oggetti preziosi usati venduti, non sono di illecita provenienza e di possedere tutti i diritti atti alla vendita degli stessi, inoltre il Cliente dovrà fare un'altra firma per il trattamento dei dati personali (privacy).
- Nell'atto di vendita dovranno essere indicati: l'importo pattuito, la descrizione degli oggetti venduti, i dati personali del Cliente/venditore privato (attraverso un documento d'identità in corso di validità come da art. 128 del TULPS), i dati societari del negozio/compratore, la data e il numero progressivo dell'atto.
3) INVITIAMO I CONSUMATORI A SEGNALARE AGLI ENTI PREDISPOSTI I COMPRO ORO, LE GIOIELLERIE E I LABORATORI ORAFI CHE:
- non effettuano la pesatura davanti al Cliente e con display non a vista.
- non chiedono il documento d'identità.
- accettano di acquistare oggetti preziosi da minori.
- che pagano in contanti al di sopra del limite previsto dalla legge.
- che simulano l'acquisto degli oggetti, effettuando in realtà prestito su pegno.
Autore Fratelli Monterisi Gioielli s.r.l. Tutti i diritti riservati. Copyright ©
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